Se n'erano occupati già gli antichi filosofi greci, quali Aristotele (Stagira -384, Calcide -322) e Plutarco (Cheronea +46, Delfi +125) e se ne può ritrovare traccia anche nell'opera “Saturnalia” di Macrobio scritta nel +430:
«Ovumne prius exiterit an gallina?» ovvero, è nato prima l'uovo o la gallina?
Tutti sanno che le galline depongono le uova dalle quali nascono i pulcini che, a loro volta, diventeranno galline (o galli).
Supponiamo quindi, per assurdo, che sia nato per prima l'uovo; siccome le galline depongono le uova, allora deve necessariamente essere esistita una gallina che ha deposto quell'uovo. Ma così facendo siamo giunti ad una contraddizione: non può essere nato prima l'uovo bensì la gallina!
Eppure, supponendo per un istante che sia effettivamente nata per prima la gallina, dal momento che quest'ultima non può far altrimenti che nascere da un uovo, ne deduciamo altrettanto immediatamente che dev'esserci stato un uovo prima della gallina. Quindi anche in questo caso siamo arrivati ad una contraddizione!
Ci troviamo difronte ad un ragionamento paradossale che può generare un regresso all'infinito, in quanto le conclusioni richiamano le premesse che, a loro volta, richiamano le conclusioni.
Si tratta d'un classico esempio di ragionamento circolare: la gallina è nata da un uovo, ma anche l'uovo è nato da una gallina... e così via ad libitum.
Com'è possibile risolvere il paradosso?