Tratto dal saggio L'illusione della libertà, bestseller di Amazon nella categoria sociologia. Disponibile anche in download gratuito al seguente indirizzo.
Con l'attuale livello di produzione, e con le abitudini di consumo degli abitanti dei cosiddetti paesi del Primo Mondo, l'umanità ha già superato di gran lunga il limite che sancisce la sostenibilità ambientale.
Le più recenti simulazioni fisico-matematiche mostrano che la temperatura media della terra salirà di alcuni gradi nel corso dei prossimi decenni, portando con sé conseguenze disastrose per l'intera umanità.
È stato provato un nesso causale tra le azioni antropiche e il verificarsi del fenomeno del surriscaldamento globale, per cui, nonostante la coltre di fumo diffusa dai negazionisti, gli artefici di questo disastro sono stati identificati in modo inequivocabile e hanno nome e indirizzo: siamo noi, gli esseri umani.
C'è poco da discutere. Se non vogliamo mettere in atto un suicidio su scala globale, i paesi del Primo Mondo devono decrescere immediatamente, e i paesi emergenti devono adottare un piano di sviluppo economico sostenibile.
Chiariti questi punti si può argomentare su come tutto ciò debba avvenire. Per ora ci occuperemo della fase di decrescita.